LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO – l’inizio della comunicazione (0 – 4 mesi)

Il bambino inizia a comunicare dal momento in cui nasce, esprimendo i suoi bisogni vitali attraverso il pianto, che rappresenta la prima modalità espressiva del bambino e veicola molte informazioni importanti. Grazie al pianto ed alle sue diverse modalità, la mamma e gli adulti curanti possono comprendere le necessità del bambino.

Nei primissimi mesi di vita il bambino comunica con il pianto, con comportamenti motori che interessano tutto il corpo e con gorgheggi e vocalizzi semplici.

Man mano che il bambino cresce il suo corpo si predispone allo sviluppo del linguaggio:

  • L’apparato uditivo del bambino, che si sviluppa durante la gravidanza ed è il sistema che consente al bambino di iniziare a sentire i rumori che provengono dall’esterno, si affina ed inizia a riconoscere le diverse voci di chi gli sta vicino, distingue i rumori caratteristici degli ambienti della casa ed inizia a selezionare i suoni e l’intonazione del linguaggio.
  • Le aree cerebrali implicate nello sviluppo del linguaggio sono l’area di Broca e l’area di Wernicke che sono situate nell’emisfero dominante, importanti per la produzione e la comprensione del linguaggio, mentre l’altro emisfero regola il ritmo del discorso e l’intonazione e gli aspetti pragmatici del linguaggio. Ogni bambino, dalla nascita fin dopo la pubertà, imprime a livello neuronale le tradizioni linguistiche della propria cultura di origine.
  • La muscolatura bucco-facciale: fin dalla nascita viene esercitato e sollecitato tutto l’apparato oro-buccale sia perché è il mezzo con cui il bambino si nutre sia perché è il luogo dove sono presenti terminazioni sensoriali, di tipo tattile, termico e pressorio che aiutano il bambino a conoscere ciò che è al di fuori di lui e a provare gratificazione e piacere.

Dalla nascita ai 4 mesi il bambino produce rumori durante l’allattamento e suzioni a vuoto, suoni vocalici e qualche consonante esplosiva. E’ in grado di sorridere e di esprimere disagio in modo esplicito. Dopo il primo mese di vita il sorriso diventa selettivo perché il bambino è in grado di riconoscere i volti e le voci delle persone che si prendono cura di lui. Si guarda intorno, solleva le braccia e il viso e ruota il corpo verso gli stimoli sonori o luminosi.

E’ necessario fare attenzione ai seguenti aspetti:

  • Il bambino reagisce ai suoni e ai rumori?
  • Emette suoni vocalici?
  • Piange?
  • Il contatto oculare è presente?

Bibliografia:

  • Insegnami a comunicare. Come fare dei primi mesi di vita l’origine dell’intelligenza comunicativa. Silvia Magnani, FrancoAngeli/ Le Comete Editore
  • Senti come parlo. Come aiutare il tuo bambino a dire le sue prime parole. A cura di Barbara Franco, con laconsulenza di Anna Biavati-Smith, Quid+ Gribaudo Editore